Prima di tutto, com’è giusto che sia, il pensiero del presidente dell’F.C.Crotone Gianni Vrenna è dedicato al fratello Raffaele. La Corte di Cassazione ne ha confermato l’assoluzione annullando la condanna che lo costrinse a lasciare anche la guida del F.C. Crotone e ha messo la parola fine ad un calvario durato qualche anno.
“E’ stato un lungo calvario sia per la serenità delle aziende, compreso il calcio, ma soprattutto per la nostra famiglia. Finalmente, ed eravamo convinti sarebbe accaduto, è terminato nel migliore dei modi con l’assoluzione di mio fratello Raffaele, definitiva ed irreversibile, ci tengo a puntualizzarlo, che mette la parola fine a quasi quattro anni di sofferenze, ingiustizie, e anche di isolati attacchi mediatici infamanti. Mio fratello, come il sottoscritto, ha sempre scelto il basso profilo, preferendo attendere con fiducia tutti i gradi di giustizia, convinto di dover rispondere solo e soltanto nelle sedi appropriate. Scelta che alla fine gli ha dato ragione”.
Un primissimo bilancio da presidente:
“Credo sia positivo. Col Torino infatti, la squadra è stata protagonista di una buonissima partita, ed alla fine, se c’era una squadra che aveva da recriminare sul risultato finale, considerate le occasioni da gol, quella era sicuramente il Crotone. Sabato scorso è arrivato l’ottimo successo esterno col Cittadella, molto importante perché migliora ulteriormente la nostra classifica, conferma il buonissimo momento della squadra, e perchè aumenta la nostra voglia di fare sempre meglio e soprattutto maggiore fiducia nei nostri mezzi”.
Alla fine del girone d’andata mancano solo 4 partite. Cosa si aspetta ed a quanti punti può girare il suo Crotone?
“Si tratta di quattro gare insidiose e molto impegnative con Sassuolo ed Ascoli in casa e Nocerina e Brescia fuori. Da parte nostra, come abbiamo fatto sino a questo momento e per quella che è la nostra mentalità, tanto cara a mister Menichini, ce la giocheremo con tutte, in casa e fuori, dopo di faremo il bilancio su questo girone d’andata. Io dico che potremmo anche girare a 26-27 punti, e ciò significherebbe essere a metà del nostro cammino. Intanto pensiamo a battere il Sassuolo, squadra ambiziosa e molto tosta”.
Sarebbe a dire che anche per quest’anno l’obiettivo è solo la salvezza? “Si. Per noi la Serie B rappresenta sempre una grande conquista, perché per mantenere questa categoria continuiamo a fare grossi sacrifici, soprattutto in un momento storico delicato e difficilissimo come quello che stiamo vivendo, ma anche per la città e per i nostri tifosi. Una volta raggiunta la permanenza in B, ci dedicheremo a traguardi più suggestivi. Come uomini di sport è naturale avere ambizioni e cercare di raggiungerle, prima o poi. E nella vita, così come nel calcio, non si sa mai…”.
L’altro dato ci dice che mancano tre giornate dall’inizio del calciomercato di gennaio. Vi muoverete anche in quest’occasione? “Penso che la squadra che abbiamo costruito quest’estate con mister Menichini, il vice presidente Gualtieri, l’amministratore delegato Martucci, il diesse Ursino ed il dirigente Raffaele Marino, sia molto competitiva ed in grado di raggiungere al più presto una tranquilla salvezza. Una squadra come sempre costruita con competenza ed attenzione, attraverso una mirata politica di lancio e valorizzazione dei giovani, con un particolare occhio al bilancio. Non so se torneremo sul mercato, ma restiamo comunque vigili e pronti ad intervenire qualora si presenti qualche trattativa legata a qualche calciatore che ci interessa particolarmente”.
Assume un significato particolare la sua fresca nomina a presidente del Crotone? “Si è trattato di un normale e programmato passaggio di consegne, deciso dal Cda, e che ho accettato con molta gioia e soddisfazione. Nessun significato particolare, se non che da qui alla fine della stagione, continuerò a lavorare con grande impegno così come ho sempre fatto negli ultimi venti anni. A fine campionato poi, riunirò il Cda, e se capiremo che sussisteranno le condizioni generali per andare avanti, lo faremo”.
Ufficio Stampa
F.C.Crotone