Match Fixing, la Lega Serie B si attiva con Transparency International

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A Roma ieri e oggi il forum del progetto europeo “Stop Match-Fixing”, promosso da Transparency International, il network leader mondiale nella lotta contro la corruzione, e supportato dalla Commissione Europea, con un convegno in Unioncamere cui hanno partecipato Giancarlo Abete Presidente FIGC, Andrea Abodi Presidente Lega Serie B, Giovanni Panebianco Direttore Dipartimento Sport del Governo, Roberto Helg Presidente Camera di Commercio di Palermo, Sylvia Schenk Senior Advisor di Transparency International Berlino, e Paolo Bertaccini Bonoli di Transparency International Italia.
L’introduzione della figura di “difensore civico”, il rafforzamento del Codice Etico, l’estensione delle attività di formazione già avviate dal 2013 in funzione preventiva ed informativa, dedicate non solo alla prima squadra ma anche ai settori giovanili, sono le iniziative della Lega Serie B che troveranno compimento nel prossimo futuro.
Nell’indagine conoscitiva di Transparency e di Università Cattolica di Milano emerge che il 10% dei giocatori considera elevata la reale probabilità di potersi trovare, anche involontariamente, coinvolti in situazioni di match-fixing. Il 42%, ossia la maggioranza, la ritiene di livello medio, il 29% la ritiene bassa e il 13% addirittura inesistente. Solo il 5% non riconosce però il problema come presente.

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